Curriculum-Ornella Bonventre

Ornella Bonventre

Tra Bio-Grafia e Bio-Logia

 
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Ornella Bonventre.

Director, actress and pedagogue. Founder of the international TAC company.

Her path has its roots in the third theater of the twentieth century: COMUNA BAIRES, ODIN TEATRET.

She founded the TAC theater in Italy, a training and production center for the performing arts, hosting and collaborating with international bodies and masters: CAAE (Centro de Artesanía de las Artes Escénicas) of Madrid, WWF, N. Presta (Argentina), Cartaphilus Theater (Mexico).

Ornella Bonventre has collaborated on several projects with the Complutense University of Madrid and the Bicocca University of Milan. 

She is artistic director of “The flow zone” international theater residence and “Theater and Nature” research project with the WWF on topological relationships. As a director, she is part of the research project on “The living” of the company “Are Ensemble” (Paris). With “Are Ensemble”, in May 2018, presents “La mètamorphose de Narcisse” at the Théâtre du Soleil, with the collaboration of Gabriel Sofia (Mcf, Univ. Grenoble Alpes), Eugenio Barba and Julia Varley (Odin Teatret)

She currently resides in Paris, where TAC has found a new base, and she regularly teaches in Italy, France and England.     CV_Ornella_2019_FR.pdf

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Sono a metà! Tra la mia esperienza e la mia natura. Proprio lì, tra biologia e biografia, lungo i bordi di quella giuntura: eccomi!
Ed eccovi la mia bio auto-ironica (Sono una cialtrona. Come potrei prendermi sul serio?)
 

 

ORNELLA BONVENTRE

Regista, attrice e drammaturga 

molto impegnata… si, nella sopravvivenza!

Si è formata teatralmente presso la Scuola Europea di Teatro Cinema e Scrittura diretta da Renzo Casali. Al Circolo Pickwick, più di dieci anni or sono, conobbe il mito di riferimento e sposò quello della memoria del candore tradito.

Da allora vivono insieme infelici.

Dalla Comuna Baires del Maestro Casali ha ereditato l’idea del teatro come luogo fisico di trasformazione antropologica e di ricerca, che le parole sono importanti ma le azioni di più e che solo il sotto-testo è degno di lettura. Innamorata della gioia, vive di emozioni ( che di pane non ce n’è ). Morirà il giorno in cui, priva di entusiasmo, si accorgerà di non essere più viva, ma sarà difficile, ultimamente minaccia anche di sopravvivere a se stessa. Vedremo!